Wednesday 24 February 2010

Ciambelline integrali allo yogurt


Sono in cerca delle buone ricette per i dolci da colazione, perché ho pensato che facendo a casa biscotti, muffin ecc. almeno so quel che mangio e soprattutto la mattina sarebbe meglio evitare i conservanti e fare la colazione con qualcosa di "leggero"...

Quindi, ho fatto un mix di varie ricette per muffin e ciambelle che ho trovato e ho fatto queste ciambelline: sono integrali, poco dolci e poi siccome c'è lo yogurt sono anche molto soffici, secondo me perfette per spalmarci la marmellata... Se, invece, non Vi piace la marmellata o le preferite secche, Vi consiglio di aggiungere più zucchero, ca. 200 g.

Di questa quantità di ingredienti sono venute ca. 20 ciambelline, alcune hanno piuttosto la forma dei muffin, perché ho messo troppo impasto nelle formine... :) ma importante che sono buone...

Ingredienti:
200 g farina bianca
150 g farina integrale
250 g yogurt bianco
80 g burro
120 g zucchero
1 bustina di lievito per dolci
100 ml latte
1 uovo
pizzico di sale

Lavorate il burro con lo zucchero finché non diventa spumoso, aggiungete la farina setacciata con il lievito e un pizzico di sale, continuate a lavorare. Aggiungete lo yogurt, il latte e l'uovo e lavorate finché gli ingredienti non saranno ben amalgamati.

Imburrate gli stampini per muffin oppure quelli piccoli da budino (io ho usato quelli) e mettete in ogni formina ca. 2 cucchiai d'impasto. Se ne mettete di più Vi verranno le muffino-ciambelle come a me... :) praticamente messe come sulla foto sopra sembrano ciambelle, se le capovolgi sembrano muffin :))) due in uno! Va be, nessuno è perfetto :)

Preriscaldate il forno e infornate le ciambelline a 180° per 20 minuti.

Avete altre idee per i dolci da colazione? Fatemi sapere! Cerco in particolare le ricette che almeno hanno le sembianze di cose sane e leggere... :)

Monday 15 February 2010

Pane integrale con il lievito naturale


Ladies and gentelmen, sono lieta di comunicarVi che questo è il pane più buono che io abbia mai fatto! :) Sono immodestamente orgogliosa di me! E' perfetto: la scorzetta croccante, la mollica soffice e soprattutto è integrale, con la crusca e senza il lievito di birra! Stavo pensando da tanto tempo come fare il pane con il lievito naturale, ma senza dover fare il lievito madre, non perché io non abbia voglia di farlo, ma semplicemente perché d'inverno non ho a casa la temperatura giusta (ca. 25°) o almeno non tutto il giorno. E quindi quando ho visto in un negozio con prodotti biologici il lievito madre di farro in polvere, non ci ho pensato due volte ed ecco il risultato! Va be', se mi sto vantando, almeno lo faccio bene: sono ancora più orgogliosa di questo pane, perché non ho seguito nessuna ricetta, se non la proporzione tra il lievito e la farina indicata sulla confezione e il resto è tutto l'opera mia... :))

Ingredienti:
200 g farina bianca
250 g farina di farro
50 g crusca
20 g lievito madre in polvere
250 ml d'acqua tiepida
sale
ca. 4 cucchiai d'olio extra vergine di oliva
semi di sesamo per decorare

Setacciate entrambe le farine con il lievito, aggiungete la crusca, il sale e l'acqua. Impastate finché gli ingredienti non saranno amalgamati (io ho usato lo sbattitore con le fruste a spirale), aggiungete l'olio e continuate ad impastare con le mani per ca. 5 minuti. L'impasto è abbastanza appiccicoso, quindi conviene impastare su un piano infarinato. Lasciate riposare coperto con un panno pulito per ca. 1 ora. Il mio impasto non è lievitato tanto, ha a stento raddoppiato il volume, ma poi è cresciuto tanto al forno.

Dividete l'impasto in 3 parti uguali e formate i panini dalla forma che preferite, io ho fatto una specie di baguette (non sono proprio le baguette come si deve :)) e cospargeteli con i semi di sesamo. Potete anche usare i semi di papavero o di girasole, insomma quello che vi piace di più. Cuocete nel forno già caldo a 200° per 15 minuti, riducete la temperatura a 180° e continuate la cottura per altri 15 minuti. Togliete dal forno, sistemate i panini sulla griglia e fateli raffreddare. Vi consiglio di conservare i panini in una busta di carta chiusa che mettete in un sacchetto di plastica.

Il pane fatto in casa ha appunto un altro vantaggio: conserva più a lungo la freschezza. Comunque io ho mangiato da sola una baguette intera, con il formaggio spalmabile, una fettina di peperone fresco, un pezzettino di porro e un pizzico di sale... una delizia... :)

Thursday 11 February 2010

I krapfen con la confettura di rose


Ormai tanto tempo fa sono arrivata alla conclusione che la cosa che unisce gl italiani e i polacchi e che ci rende culturalmente vicini non è una questione di religione o di politica, ma che adoriamo mangiare! Anni fa un polacco medio che andava per qualche motivo all'estero, si riempiva le valige di salsicce, pane, cetriolini in salamoia e spesso anche qualche bottiglia. Del resto ancora oggi quando prendo l'aereo dalla Polonia, mi capita di vedere gente che per far pesare di meno i bagagli ne tira fuori salsicce e prosciutti... :) Vi ricorda qualcosa? Forse gli italiani che si portano all'estero la pasta e il caffè? La mia suocera ha p.es. portato in Polonia le melanzane napoletane per fare la parmigiana... :) Del resto come potrei criticarlo, se ormai anche io porto con me la mia caffettiera da 1 tazzina e un pacco di caffè... per prendere la mattina un caffè come Dio comanda e non qualche schifezza solubile... :))

Gli stranieri in Italia (a volte parlo come se non lo fossi anch'io :)) si meravigliano di vedere le file davanti ai ristoranti, perché loro non trovando un posto andrebbero semplicemente dall'altra parte. Noi polacchi non facciamo file davanti ai ristoranti, ma il Giovedì Grasso ci sono code davanti alle migliori pasticcerie, quelle famose per i pączki, perché che carnevale sarebbe senza i krapfen. Ci sono persone che ne comprano decine e come nelle foto escono dalle pasticcerie letteralmente con le buste piene...
Le foto scattate da Pawel Stepniewski sono dal sito dziennik.pl.

I pączki tradizionali sono farciti con la confettura di rose e cosparsi di zucchero a velo, ma questa è soltanto una di tantissime versioni. Potete trovare anche i krapfen con la crema, con il budino o con vari tipi di marmellate, con la grassa o il cioccolato sopra, cosparsi di scorzette d'arancia candita o con l'uvetta, ma come al solito la soluzione più semplice è anche quella migliore. Infatti, secondo me la variante tradizionale, quindi con la confettura di rose, è la più riuscita.

Una volta risolto il problema del ripieno e dell'eventuale glassa, ci rimane da risolvere una questione: la frittura.

Confesso subito che non sono esperta di frittura, un po' perché cerco di evitarla e un po' perché non ho la friggitrice (proprio perché la voglio evitare). Infatti tutto quello che va fritto, lo faccio sempre al forno, ma in questa ricetta non si può proprio fare a meno della frittura. Secondo la tradizione i krapfen vanno fritti in una casseruola, ma dalle testimonianze raccolte risulta che vengono bene anche nella friggitrice. La maggior parte delle persone usa l'olio di semi, ma il metodo delle nonne prevede... l'uso dello strutto. Sì, lo so che fa schifo solo a pensarci, ma secondo me vale la pena di provare. Io ho mangiato solo una volta i krapfen fritti con lo strutto (l'ho saputo solo dopo averli mangiati) e mi ha sorpreso che, al contrario della frittura nell'olio, erano asciutti (non ungevano le mani) e non si sentiva assolutamente nessun sapore strano. Anzi, in realtà erano i migliori paczki fatti in casa che io abbia mai mangiato. Magari la prossima volta rischierò...
Ingredienti per 20-25 krapfen:

500g farina
250 ml latte
50 g lievito di birra fresco
3 tuorli
50 g zucchero
1 uovo
50 g burro
1 cucchiaio di rum o altro alcol
succo di ½ limone
1 bustina di aroma di vaniglia
sale
200 g di confettura di rosa canina
1 l d’olio per friggere
50 g zucchero a velo

Scogliere il lievito con un cucchiaio di zucchero nel latte tiepido, lasciar crescere in un luogo caldo finché non raddoppia il volume. Frullare i tuorli, l’uovo e lo zucchero. Sciogliere il burro e lasciarlo raffreddare.

Setacciare la farina, aggiungere il lievito, i tuorli frullati, il succo di limone, un cucchiaio di alcol, l’aroma di vaniglia e un pizzico di sale. Lavorare l’impasto fino ad amalgamare bene tutti gli ingredienti. Aggiungere il burro e continuare a lavorare finché l’impasto non si stacchi facilmente dalle mani, coprire con un panno pulito e lasciar riposare per ca. 1 ora in un luogo caldo. La temperatura ottimale per la lievitazione è superiore a 20 gradi.

Esistono più modi per formare i pączki:
  1. stendere la pasta di ca. 2 cm di spessore e ritagliare le cerchia con un bicchiere di ca. 7 cm di diametro; in questo caso i krapfen si riempiono con la confettura usando una siringa per dolci dopo la frittura.
  2. formare le palline prendendo ca. 40 g di pasta per ognuna; anche in questo caso il ripieno si mette dopo la frittura. Io ho adottato questo metodo.
  3. stendere due sfoglie di pasta di ca. 1 cm di spessore, ritagliare le cerchia. Su un cerchio sistemare un cucchiaino di marmellata, coprire con un altro cerchio, chiudere bene sui lati e formare la pallina.
Lasciar lievitare le palline formate per ca. 15 minuti e nel frattempo riscaldare l’olio. L’olio deve essere abbastanza per far galleggiare i krapfen liberamente. Friggere i pączki per qualche minuto finché non avranno raggiunto il colore marrone chiaro e poi girarli e friggere dall’altro lato. Farli asciugare sulla carta per fritti, riempirli con la confettura quando sono ancora caldi. Farli raffreddare e cospargerli di zucchero a velo. Assaggiateli quando sono ancora caldi, perché sono ancora più buoni!

Adesso alcuni consigli:
  • L’alcol nell’impasto non serve per il sapore, perché non si sente, ma per non far assorbire troppo l’olio durante la frittura, quindi è importantissimo metterne almeno un pochino. Io ho messo un cucchiaio di vodka, perché non volevo aggiungere nessun liquore particolare per non mischiare troppi sapori.
  • Il lievito sciolto è pronto per essere usato quando ha raddoppiato il volume e non fa più “bollicine”.
  • La proporzione tra il lievito e la farina non dovrebbe superare 1:10, quindi per 500 g di farina si usano 50 g di lievito di birra.
  • Per la frittura si può usare lo strutto o lo strutto mischiato con l’olio in proporzione 2:1.
  • La temperatura dell’olio dovrebbe essere di ca. 160 – 170 gradi.
  • Per rendere i krapfen più leggeri e farli assorbire ancora meno olio si possono sbollentare per 2 minuti prima di friggerli.
  • Si friggono meglio i pączki più piccoli. Se sono troppo grandi si bruciano fuori e dentro rimangono crudi. Secondo me, i krapfen crudi dovrebbero avere la grandezza di un mandarino. Comunque Vi consiglio di fare la prova dello stuzzicadenti.
Anche se la ricetta può sembrare un po’ complicata, Vi assicuro che è più difficile descrivere tutta la procedura che eseguirla. Quindi coraggio e buon appetito!

Wednesday 10 February 2010

Biscottini con la marmellata

Oggi una ricetta semplice e veloce... e ottima per la colazione :)


Ingredienti:
300 g di farina
80 g di burro
100 g di zucchero
1 bustina di lievito per dolci
pizzico di sale
4-5 cucchiai di latte
1 uovo
marmellata (io ho usato di arance)

Inoltre serviranno:
stampo per biscotti a fiore (o qualsiasi altro a piacere) grande
stampo per biscotti a fiore piccolo

Setacciate la farina con il lievito, aggiungete il burro tagliato a pezzettini e poi gli altri ingredienti. Impastate tutto insieme e se serve aggiungete un altro po' di latte. Nella ricetta originale c'erano 2 cucchiai di latte, ma è troppo poco, io ho messo 4-5 cucchiai. Formate una palla, avvolgetela in carta stagnola e lasciate nel frigo per ca. 30 min.

Stendete la pasta sul piano ben infarinato e ritagliate i fiori con lo stampo grande, poi nella metà dei biscotti ritagliate il foro usando lo stampo a fiore più piccolo oppure, come ho fatto io, ritagliate un cerchio piccolo. Spalmate di marmellata i biscotti senza foro e disponete sopra i fiori con il foro. Cuocete nel forno preriscaldato a 180° per 10 minuti.

I miei biscotti sembrano più rotondi che a fiore, perché si sono un po' "allargati". Infatti si dovrebbe strandere la pasta non troppo alta (ca. 2 mm), così poi non crescono tanto e non perdono la forma. Comunque sia, Vi assicuro che sono buoni, anche se magari non sono perfetti... :) Forse per ottenere la forma più definita, sarebbe meglio usare gli stampi a cuore o a stella e non quelli con il bordo ondulato (tipo fiore)... hmm... qualche consiglio?

Monday 8 February 2010

Torta rustica al salmone


Bentornati dopo il weekend! Che come al solito è stato troppo breve... Infatti non sono riuscita a realizzare tutto quello che avevo previsto... o il tempo è troppo poco oppure io "prevedo" troppo... hmm

Comunque fortunatamente ho trovato il tempo per cucinare... :) anche se di meno del solito. Questa volta ho fatto una torta salata velocissima e moltro versatile, perché si può servirla come antipasto o invece del primo e va bene anche per l'aperitivo se tagliata a pezzettini piccoli.

Ingredienti:

Per la pasta:
250 g farina
120 g burro
100 ml d'acqua
pizzico di sale
prezzemolo (facoltativo)

Per il ripieno:
2 zucchine abbastanza grandi
200 g salmone
2 uova
200 ml panna da cucina
1/4 cipolla
sale

Tagliate il burro a pezzettini e impastatelo con la farina, un pizzico di sale e l'acqua. Se volete aggiungete anche qualche rametto di prezzemolo tritato per decorare la pasta brisè. Impastate il tutto e formate un palla, copritela con la carta stagnola e lasciate riposare nel frigo per almeno 30 min.

Tritate la cipolla e tagliate le zucchine a quadretti; passate in padella con un filo d'olio e un pizzico di sale.

Stendete la pasta nella teglia per le crostate (io non imburro mai la teglia, ma la cospargo con un po' di farina), sistemateci sopra le zucchine con la cipolla e il salmone a fettine. Mettete da parte qualche fetta di salmone e frullatelo con la panna e le uova. Versate il "frullato" sulle zucchine. Infornate la torta a 180° per 30 minuti. Servitela calda o fredda, va benissimo con l'insalata mista.

Buon appetito!
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