Friday 30 April 2010

La gita gastronomica in Toscana 2. Pienza e il pecorino

Dopo Montepulciano e Monticchiello, un'altra tappa importantissima della gita: Pienza, un borgo medievale ricostruito poi in stile rinascimentale situato nella bellissima Val d'Orcia (nella foto sopra)... e soprattutto famosa per il pecorino :) E' un momento perfetto di parlare del pecorino, tra il 25 Aprile e il 1 Maggio... :) Infatti Pienza ci sono più pecorini che pientini... :))

Nelle foto in basso potete "ammirare" svariati tipi di pecorini....


Ho comprato quello stagionato nella vinaccia (foto a destra) e sono curiosissima di assaggiarlo... Vi farò sapere :) Comunque se doveste capitare a Pienza, Vi posso suggerire un "posticino" per mangiare: Dal Falco. Ce l'hanno consigliato in un negozietto con i gessetti profumati e effettivamente, nonostante fosse situato un po' fuori il borghetto (o forse per questo), non ci ha deluso. La cosa più carina, secondo me, è il menù degustazione (e noi se si tratta di degustare siamo sempre pronti :)): toscano o pientino. Con ogni piatto di portano un vino abbinato... vi faccio immaginare...

In conlusione, di Pienza mi ricorderò la Via dell'Amore e la Via del Bacio, Enea Silvio Piccolomini (il Papa Pio II nato qui), Bernardo Rossellino (l'architetto che ha progettato il centro rinascimentale di Pienza) e poi ovviamente il pecorino, la degustazione e il vin santo... :)

Si potrebbe dire che il Leitmotiv di questo fine settimana è stata la degustazione... :) e il risultato che ho portato a casa: tre bottiglie di vino, una di olio, due forme di pecorino, un bellissimo tagliere di ulivo, qualche gessetto profumato e... un paio di chili in più... :)

Buon 1 Maggio a tutti gli amatori di pecorino!!!

Thursday 29 April 2010

La gita gastronomica in Toscana 1. Montepulciano e d'intorni.

Questo fine settimana sono stata in missione... meglio in trasferta :) Ho fatto delle indagini moooooolto approfondite sulla cucina toscana in genere e in particolare su quella pientina... Per questo oggi, invece di portarvi come al solito in cucina, vi porto in giro! In giro per la Toscana. Anzi per la sua piccolissima parte: Montepulciano, Pienza e d'intorni.... Let's go!

Montepulciano (sulla foto sopra) non ha tanto bisogno di presentazioni: un borghetto medievale pieno di enoteche e bellissime piccole botteghe in mezzo ai vigneti e uliveti... E qua passiamo al dunque: il vino! Quando sei a Montepulciano inevitabilmente finirai in qualche cantina a degustare il vino... anche alle 11:00 di mattino :)


La gita a Montepulciano è stata molto "istruttiva"; ho imparato una cosa indispensabile per sopravvivere in un posto pieno di cantine e enoteche: scegliere quella più vicina alla chiesa, possibilmente alla chiesa più antica, perché probabilmente sarà anche quella più antica e più rinomata. Noi abbiamo scelto un po' per caso, ma si è rivelata un'ottima scelta: la cantina Gattavecchi (nelle foto sotto).



Io non avevo mai prima visitato una cantina e mi è piaciuta tantissimo; è del '200 e in fondo alle grotte c'è perfino una tomba etrusca (vuota, ovviamente :)). Inutile dire che ho anche degustato... :) Non sono capace di fare l'analisi organolettica (per questo ci vorrebbe Valentina :)), quindi mi limito a dire: BUONO. Comunque sono uscita dalla cantina con il vino nelle mani e alla testa... :)


Per non farci mancare niente, abbiamo deciso di "degustare" anche il caffè nell'antico Caffè Poliziano (1868).



Il Caffè Poliziano, in stile liberty che io amo tanto, fa parte dei Locali Storici d'Italia ed è stato frequentato da tanti personaggi famosi e illustri come p.es. Federico Fellini. Insomma, una specie di Jama Michalika di Cracovia... solo che in una cittadina di 14.500 abitanti... Ci sarà stato qualcosa che ha attirato tutte queste persone a Montepulciano... ? A parte lo splendido panorama, ovviamente... :)) Appunto, sulle mie foto non si vede (troppa luce :)) la grande vetrata che dà proprio sulla Val di Chiana, un panorama bucolico.

Va bene, passiamo alle cose serie: la torta al limone. Questa è la mia torta preferita di Nowa Prowincja (la mia caffetteria preferita di Cracovia); è un vero capolavoro. Quella di Caffè Poliziano è magari un po' più dolce, ma ugualmente buona.

Ho fatto questa torta tantissime volte e Vi devo assolutamente postare la ricetta, non appena aggiunto il forno... una lunga storia... Qualcuno mi può spiegare com'è possibile che il vetro del forno scoppi all'improvviso?! Il mio si è rotto in mille pezzi quando ho chiuso lo sportello dopo averci cotto una cosa... Adesso non posso fare nemmeno una semplice babka per la colazione di domenica! :(

Ma ritorniamo a noi e alla gita... come avrete capito, mi sono divertita e secondo me deve essere particolarmente bello visitare quei posti in autunno, nel periodo di vendemmie... Ah! Dimenticavo la cosa più importante: i vini più famosi sono il Nobile e il Rosso di Montepulciano.

Ancora una curiosità: se si viene l'ultima domenica di agosto a Montepulciano, si può assistere ad un evento chiamato Il Bravio delle Botti. E' una gara tra otto contrade di Montepulciano che consiste nello spingere le botti (80 kg!) per un percorso di 1700 metri...
Un'altra tappa della passeggiatina nella Val d'Orcia è Monticchiello, un piccolo borghetto a ca. 10 km da Pienza. Non posso postare tutte le foto che ho fatto per ricordo di questa splendida mattina, ma spero che le queste poche immagini rendano l'idea... Di Monticchiello mi ricorderò una bellissima giornata di primavera, il panorama sulla Val d'Orcia, il rosmarino che cresceva vicino a ogni casa e, passando alle cose più terrene, la buonissima torta di riso e ricotta (sulla foto sotto) che non so ancora come si fa, ma lo scoprirò... :)
to be continued...

Thursday 22 April 2010

I colori del Gusto. The colours of Taste.



Guardate un po' che ho trovato! Questo volume, che si chiama proprio come il mio blog, è una raccolta di dipinti della Scuola Napoletana del '600... dipinti che rappresentano "l'evoluzione del gusto e la raffigurazione della cultura gastronomica napoletana"... Sarà un caso che si tratta proprio della cucina napoletana? ;) Mah...

Tuesday 6 April 2010

Baba Wielkanocna, cioè l'antenata del babà napoletano

Le feste sono sempre una buona occasione per ritornare alle proprie tradizioni... essendo all'estero la cosa diventa un po' più complicata, ma comunque ho deciso anche io di preparare qualcosa di tradizionalmente polacco. E che cosa c'è di più tradizionale a Pasqua della baba wielkanocna?! E qua la cosa si fa un po' triste, perché a pensarci bene la baba o babka, il simbolo della Pasqua in Polonia, non è nient'altro che una via di mezzo tra il panettone e il babà... Ehh... quando si dice che tutto il mondo è paese... :) Per consolazione posso solo aggiungere che siamo stati noi per primi a fare la baba vel. il babà o meglio siamo stati noi a inzupparlo nel rum... :)



Comunque, come al solito ci sono tante versioni della babka: con i canditi, solo con l'uvetta , con la glassa sopra o con lo zucchero a velo... Io ho scelto la versione l'uvetta + zucchero a velo come più leggera e adatta anche per la prima colazione.

Ah! Una curiosità! Baba è in polacco l'accrescitivo di donna e babka e a sua vola il diminutivo dell'accrescitivo :) quindi donnone e poi donnonina (?) :) qualche idea migliore per la traduzione?

Ingredienti:
500 g farina
50 g lievito di birra
200 ml latte tiepido
100 g burro
150 g zucchero
100 g uvetta
6 tuorli
1 limone non trattato
1 bustina di vaniglia
pizzico di sale

Inoltre servirà:
stampo antiaderente per budino




Sciogliete il lievito con un cucchiaio di zucchero nella metà del latte tiepido e lasciate riposare per qualche minuto. Nel frattempo lavorate i lavorate i tuorli con lo zucchero; sciogliete il burro e lasciatelo raffreddare.

Setacciate la farina, aggiungete il lievito cresciuto e cominciate a lavorare; aggiungete i tuorli con lo zucchero, poi la scorzetta del limone, la vaniglia, un pizzico di sale e il resto del latte. Lavorate l'impasto e quando sarà omogeneo aggiungete un po' alla volta il burro sciolto e continuate a lavorare finché il burro non sarà incorporato. Coprite con un panno pulito e lasciate riposare in un posto caldo per 1 ora ca.

Passata almeno 1 ora, sbollentate velocemente l'uvetta, aggiungetela all'impasto e impastate un'altra volta. Imburrate lo stampo e riempitelo con l'impasto fino a 3/4. Il libro dice a questo punto di lasciar riposare per un'altra ora. In pratica, l'impasto aumenta tanto il volume, il mio l'ha almeno triplicato, quindi è venuta una baba grande e una piccola. Per quanto riguarda il tempo del secondo riposo, più lo lasciate lievitare, più aumenterà il volume, quindi state attenti. (Io l'ho praticamene dimenticato ed è fuoriuscito dallo stampo.)

Preriscaldate il forno a 200° e infornate il dolce per 10 minuti; abbassate la temperatura a 180° e proseguite la cottura per altri 40 minuti ca. Fate la prova dello stuzzicadenti e se risulta asciutto, potete finire la cottura. Fate raffreddare la babka e cospargetela di zucchero a velo prima di servire.

La ricetta originale suggerisce di bagnare l'uvetta in un liquore, invece di sbollentarla, ma in questo caso diventa più un dolce da dessert e meno da colazione. Conservate la baba chiusa in una bustina o coperta con la stagnola, altrimenti si secca velocemente.

Sarebbe consigliabile preparare la baba lo stesso giorno, quando deve essere servita o al massimo il giorno prima, dopo diventa un po' secca e va bene per la colazione oppure si può bagnare con il liquore come appunto il babà... e così si chiude il cerchio: dalla baba al babà :))
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